domenica 10 marzo 2013

fede e politica (da Giussani a Carròn)

C'è stata una certa evoluzione nel modo di concepire il rapporto fede/politica da don Giussani a Carròn. Lo si può vedere su alcuni temi-chiave:
  • il concetto di nostri politici
  • e la conseguente specificità di indicazione di voto;
  • il giudizio sulla magistratura che indaga i politici.

Don Giussani

a) Don Giussani di fatto concepiva in modo più organico il nesso tra il Movimento e i membri del Movimento impegnati in politica: pur sostenendo anche lui che questi ultimi agivano sotto la loro responsabilità, tali politici erano sentiti come i nostri, quelli che in qualche modo ci rappresentavano.
b) Ne seguiva di fatto una indicazione abbastanza esplicita di chi votare; certo, chi sceglieva diversamente non veniva perciò "scomunicato", espulso dal Movimento, ma insomma veniva indubbiamente visto con un certo sospetto, attorno a lui si scavava un po' di vuoto.
c) Legato a tutto ciò fu il giudizio durissimo contro la magistratura, che con la stagione di Mani Pulite, mise sotto accusa anche gente del Movimento (penso a Sbardella) o vicina/legata al Movimento (come Andreotti ma anche lo stesso Craxi). Giussani diede dei giudizi sulla magistratura che convergono significativamente con quelli dati da Craxi prima e da Berlusconi poi: non un potere indipendente e immacolato, ma gente che metteva in crisi il benessere e la stabilità del Paese.




Carròn

Con Carròn, negli ultimi tempi, c'è stata una correzione di tiro:
a) le persone di Movimento impegnate in politica lo sono sotto loro totale responsabilità, i loro errori sono i loro errori, Cl non c'entra nè tanto né poco;
b) di conseguenza, come ha osservato Massimo Borghesi, il Movimento non dà più indicazioni di voto, neanche "sotterranee" o suliminali.
c) Legato a tutto ciò un nuovo clima nel valutare l'operato della Magistratura che indaga su persone del Movimento, come Formigoni e molti altri in Lombardia per esempio: nei giudizi di Carròn non traspare alcuna condanna della magistratura, alcun dubbio sulla sua indipendenza e correttezza.

E' un clima nuovo. Non una rivoluzione, ma uno spostamento di accento. Contiamo di tornare su questo tema per approfondirlo ulteriormente. Fin qui abbiamo fatto solo una prima fenomenologia.

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