lunedì 21 settembre 2009

Voglia di grande centro?

Il card. Bagnasco ha detto due cose ieri:
1) la politica sia sobria (traduzione: Berlusconi non vada a puttane)
2) la Chiesa non si fa intimidire (traduzione: avete fatto fuori Boffo, ma non ci fermiamo lo stesso)
Ancora una volta, la scelta di entrare nell'agone politico, e a gamba tesa. Per contrastare il capo del governo e il suo schieramento, usando un argomento piuttosto squallido (l'attacco personale) con tono di sfida: vuoi forse farmi fuori come hai fatto fuori Boffo?
Che cosa c'è dietro questa linea? La difesa di valori? Ma quali? Se c'è uno schieramento che difende la vita e la famiglia e la libertà della Chiesa e le radici cristiane questo è il centro-destra (PdL e Lega).
Avevo sempre pensato che la CEI facesse politica per difendere (seppure maldestramente, spesso) dei valori; ora si sta facendo strada il dubbio che non sia vero piuttosto il contrario: il vertice della CEI (Ruini-Bagnasco) parla di valori per fare politica.
Esempio, col senno di poi, clamoroso, il Family Day: politica al servizio di valori, o valori strumento di un disegno politico? Pezzotta è andato da una parte ben precisa, non col PdL. E si parla con insistenza di una nuova DC o almeno di un grande centro, dove confluirebbero, con Pezzotta e Casini, da un lato Fini e dall'altro Rutelli.
E' questo che vuole l'attuale vertice CEI? Solo il futuro potrà dirlo. Però il sospetto viene...
Eh i bei tempi della DC. Già, peccato che
1) sotto la DC la società si è sempre più scristianizzata,
2) oggi è irrealistico pensare di rifare la DC.

Ma soprattutto c'è un problemino: tutto lascia intendere che il Papa non sia affatto daccordo con questo disegno. E con il Papa importanti settori dell'episcopato e della Chiesa.
Noi stiamo col Papa.