I fatti:
- estate 2009: stillicidio di aggressioni contro gay e coppie gay, specie a Roma;
- in seguito a tali fatti si muove uno schieramento bipartisan per realizzare una legge che tuteli i gay dalle violenze: la legge contro l'omofobia;
- a ottobre la legge, concordata tra il ministro (PdL) Carfagna e esponenti dell'opposizione viene redatta in commissione e lì approvata da una larghissima maggioranza (PdL, Lega, PD, IdV);
- 12 ott: alla vigilia del voto in aula alla Camera un alto prelato romano rilascia dichiarazioni che equiparano la legge anti-omofobia ad un attacco alla Chiesa;
- 13 ott: contro ogni previsione, PdL e Lega approvano una eccezione di costituzionalità alla legge, presentata dall'UDC, che seguendo l'indicazione ecclesiastica si oppone strenuamente alla nuova legge; questa pertanto viene bocciata ad opera delle stesse forze, che solo un giorno prima in commissione, l'avevano approvata.
Considerazioni di primo livello:
- la gerarchia ecclesiastica ha un grande potere di influenza sul Parlamento italiano;
- questo potere viene usato per contrastare i cosiddetti diritti dei gay (i DICO prima, la legge contro la violenza adesso);
- non viene invece usato per sensibilizzare al problema delle persecuzioni dei cristiani in molte parti del mondo;
- e neanche per ridiscutere, ad esempio, in senso restrittivo, la 194.
Considerazioni di secondo livello:
- I gays sono il pericolo numero uno al mondo? Ha senso paventare una dittatura mondiale delle lobbies gays?
- Questa scelta della gerarchia ecclesiastica risulterà comprensibile alla maggior parte della gente? Renderà la Chiesa e il suo messaggio più apprezzabile? Crescerà il numero di gente disposta a muoversi in favore dei cristiani perseguitati?
La cristianofobia avanza: vero. Tragicamente vero.
[qui a destra si vedono dei cristiani indiani costretti alla fuga perché perseguitati]
Ma avanza grazie anche a scelte che rendono il Cristianesimo più antipatico del necessario. Come quella di cui stiamo parlando qui.
Nessun commento:
Posta un commento